STRUMENTI

Si tratta di strumenti di raccolta di capitale che non si pongono in contrasto con quelli tradizionali del canale bancario ma che si pongono in una posizione di complementarietà o di esclusività.

Il progetto si rivolge non solo alle start up innovative ma in genere a tutte le piccole e medie imprese e alle società di capitali ordinarie. È un aiuto che il legislatore ha voluto dare alle nostre imprese e che può beneficiare dell’operatività di piattaforme che lavorano su ambito nazionale in grado di raggiungere una vasta platea di soggetti investitori. Attraverso questi strumenti possiamo modulare anche i diritti delle partecipazioni sociali e possiamo soprattutto validare il progetto d’impresa agli occhi degli investitori.

I professionisti ed il loro team di lavoro non solo individuano il percorso di finanziamento per le imprese che necessitano di ottenere capitali di rischio o di debito per i loro progetti di sviluppo, ma anche sostengono le imprese che vogliono affrontare il percorso della quotazione in mercati borsistici, incrementando il loro livello di strutturazione finanziaria nell’ottica del reperimento di nuove risorse.

Questi strumenti sono delle opportunità concrete e già utilizzabili per superare le forme di c.d. bancocentrismo, ossia di dipendenza dagli istituti di credito, tipiche delle imprese italiane e avventurarsi in progetti ambiziosi.

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Equity Crowdfunding

PER: Lanciare una campagna di finanziamento utilizzando l’operatività dei portali per la raccolta di capitali rischio autorizzati da Consob.

L’equity crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo, che avviene attraverso piattaforme on line, a mezzo del quale le Start-up innovative o le PMI in genere offrono parte del loro capitale sociale a potenziali investitori terzi, che divengono – per effetto della sottoscrizione dell’aumento di capitale – soci della società. Nell’equity crowdfunding, quindi, il finanziamento dell’impresa avviene a mezzo di raccolta di capitale di rischio. Gli investitori ottengono delle quote di partecipazione della società, con i relativi diritti amministrativi e patrimoniali, comunque modulabili in relazione alle esigenze e, in ipotesi, al valore della quota di sottoscrizione.

Minibond

PER: Costruire un finanziamento, a misura di uno specifico progetto o di una particolare necessità, utilizzando i titoli di debito che la società può direttamente emettere.

I c.d. Minibond sono – principalmente – dei titoli di debito emessi direttamente dalle PMI, che possono anche essere negoziati su mercati non regolamentati e, per quanto recentemente previsto, collocati tramite i gestori di portali di equity crowdfunding. Si tratta, in genere, di strumenti di finanziamento a breve/medio termine, che consentono alla società di ottenere a prestito del capitale di debito, con previsione di riconoscimento di cedole periodiche e di restituzione del capitale alla scadenza del termine fissato o successivamente rideterminato. La quotazione dei Minibond non è strettamente obbligatoria, ma diversi fattori la rendono in molti casi consigliabile.

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Crowd4list

Crowd4list

PER: Utilizzare le procedure di equity crowdfunding per accedere alla quotazione della società sui mercati non regolamentati.

Il c.d. Crowd4list si sostanzia in una campagna di equity crowdfunding propedeutica ad una successiva quotazione della società emittente. L’obiettivo è quello di consentire la partecipazione degli investitori al capitale di PMI selezionate, prima che le stesse facciano ingresso sul mercato di scambio degli strumenti finanziari. L’ingresso nel mercato mobiliare comporta, poi, una agevolazione nella ricerca di ulteriori investitori, i quali saranno facilitati anche nell’eventuale trasferimento delle partecipazioni sul mercato secondario. L’operazione riguarda, solitamente, le società più strutturate, che intendano affacciarsi su un mercato di ampia visibilità, anche internazionale.

Ristrutturazione del debito aziendale

PER: Ristrutturare le passività dell’azienda, anche quelle di natura tributaria, al fine di rendere sostenibile l’esposizione debitoria in un momento di crisi.

E’ importante iniziare ad attribuire agli strumenti di risoluzione della crisi d’impresa una funzione strategica, cercando, quindi, di considerarli come momenti di opportunità per il possibile superamento di una difficoltà finanziaria, produttiva o economica dell’azienda, nell’ottica di una continuazione (risanata) dell’attività d’impresa. Va detto, per altro, che nell’attuale contesto economico, gravato da una crisi che pare essere oramai una premessa indiscussa, i creditori delle società iniziano a considerare con deciso maggior favore un rapido e sicuro pagamento parziale, piuttosto che una insinuazione al passivo in una procedura fallimentare dal lungo decorso e dall’esito del tutto incerto.

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Protezione del patrimonio

PER: strutturare vincoli di destinazione, affidamenti fiduciari, patrimoni destinati, trust e altri strumenti volti a mettere in sicurezza il patrimonio, anche in ambito aziendale.

Il tema della protezione del patrimonio ha trovato sviluppo con l’introduzione o, comunque, con la c.d. legittimazione nel nostro ordinamento di strumenti da tempo noti ai sistemi giuridici di altri Paesi, ma poco utilizzati – anche per diffidenza – nel nostro contesto domestico. L’importanza del tema è sempre più sentita anche dall’imprenditore, in relazione al rischio tipicamente connesso all’esercizio dell’attività di impresa ed alla necessità di gestire, nella maggior tranquillità possibile, gli investimenti effettuati in azienda, preservando, per quanto possibile, il proprio patrimonio personale.

Passaggio generazionale d’impresa

PER: costruire un patto di famiglia o utilizzare altri strumenti volti a regolamentare la delicata fase di passaggio generazionale nell’attività d’impresa.

In una struttura aziendale a base familiare, diventa sempre più importante pianificare ed organizzare il passaggio generazionale, valorizzando ogni individualità in relazione alla capacità imprenditoriale di ciascuno ed alla visione futura dell’attività. L’approccio alla c.d. visione di lungo periodo diviene, quindi, fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’azienda, anche al fine di preservare la cultura imprenditoriale acquisita nel corso del tempo e nel contesto delle precedenti gestioni. Il passaggio generazionale è un ponte che collega l’esperienza del passato alla prospettiva del futuro, saldamente ancorato al legame ed al valore della famiglia.

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Contratti di rete d’impresa

PER: associare in rete due o più imprese la fine di accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato, anche al fine di partecipare a bandi o gare d’appalto.

Pro Crowd’s, tramite i suoi professionisti, ha avuto modo di sperimentare, in concreto, l’utilità di strumenti di aggregazione tra imprese, con particolare riguardo alla rete d’imprese, sia soggetto che contratto. La logica del contratto di rete d’impresa è quella di sostituire, con specifico riguardo agli obiettivi condivisi previamente determinati, le dinamiche della interazione egoistica con quelle della interazione collaborativa, per ottenere un vantaggio economico (innovativo e/o competitivo) sia per la singola impresa sia per l’aggregazione di imprese nel suo complesso. Lo strumento si è rivelato utile anche per partecipare a bandi pubblici o gare d’appalto.